Una importante iniziativa che si pone l’obiettivo di rafforzare l’ambito territoriale di assistenza e di tutelare i cittadini-pazienti soprattutto nell’attuale contesto pandemico.
Il progetto fa parte del bando Never Again – Servizi di Base per le popolazioni rurali – Emergenza COVID-19 facente parte della Sottomisura 19.2 – Sostegno per l’implementazione delle operazioni specifiche Leader dello Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo.
I Comuni partner, tra cui anche Ruoti, supporteranno l’ASP nell’allestire gli ambulatori comunali di telemedicina muniti di dispositivi elettromedicali, dotazioni hardware necessarie all’esecuzione della televisita e servizi accessori come il personale di supporto per l’esecuzione dei servizi di telemedicina.
Sarà così possibile controllare i pazienti a casa, con particolare attenzione al paziente oncologico.
L’idea è quella di ridurre i disagi dei pazienti con patologie croniche sia autosufficienti che non, facendoli spostare il meno possibile dalle loro residenze e monitorando coloro che sono allettate e incapaci di deambulare.
Le patologie che potranno essere monitorate con la telemedicina sono quelle respiratorie, cardiache, metaboliche e diabetiche.
Potranno usufruire della telemedicina anche i pazienti oncologici e i pazienti Covid e Post Covid. Di estrema importanza anche la possibilità di gestire i pazienti pediatrici e tutti i cittadini per analisi cliniche emodinamiche ed ematochimiche.
“Siamo di fronte ad un progetto unico ed importante – spiega il Sindaco di Ruoti, Anna Maria Scalise– che viene incontro in maniera concreta ai cittadini, raccogliendo le richieste di un servizio sanitario che deve puntare ad essere sempre più efficiente e veloce e a garantire servizi moderni e funzionali ai cittadini specie i più fragili.
Il progetto di telemedicina rappresenta la realizzazione effettiva dell’interazione socio-sanitaria tra ASP e Comune per avvicinarsi sempre di più al cittadino. Si tratta di un primo vero passo verso una sanità a portata di tutti che assicurerà un’assistenza capillare alla cittadinanza più bisognosa”.